La decima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) si svolgerà dal 17 al 25 novembre 2018. Il tema centrale di quest’anno è rappresentato dai rifiuti pericolosi, dannosi per la salute degli esseri viventi e per l’ambiente.
Quali sono i rifiuti pericolosi?
I rifiuti pericolosi contengono sostanze molto inquinanti. In passato erano chiamati rifiuti tossici nocivi, per la loro caratteristica di essere velenosi sia per gli esseri viventi, sia per l’ecosistema naturale.
I rifiuti classificati come pericolosi, secondo quanto si legge sul testo del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, parte IV, allegato D, sono:
– scarti della raffinazione del petrolio
– scarti dei processi chimici industriali
– scarti dell’industria metallurgica
– scarti che provengono da apparecchiature elettriche ed elettroniche
– solventi
– oli esausti
– batterie e accumulatori
– rifiuti degli impianti di trattamento delle acque reflue
– rifiuti dell’industria fotografica (soluzioni di sviluppo e attivanti a base di acqua o di solventi; soluzioni fissative e di sbianca-fissaggio, ecc.)
– rifiuti delle attività medica e veterinaria
– rifiuti della produzione conciaria e tessile
– rifiuti dell’industria cosmetica (detergenti, trucchi)
– pitture e vernici di scarto; scarti di inchiostro
– rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose
– esplosivi di scarto (munizioni, fuochi d’artificio)
Le caratteristiche di pericolo per i rifiuti
Dopo aver letto l’elenco dei rifiuti pericolosi, possiamo pensare che i rifiuti quotidiani facciano parte di questa categoria.
Per esserne sicuri, possiamo consultare la lista delle caratteristiche specifiche che rendono un rifiuto pericoloso.
Esse sono:
– Esplosivo: sostanze e preparati che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti.
– Comburente: sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica, con sviluppo di forte calore.
– Facilmente infiammabile. Sostanze e preparati quali:
a) liquidi il cui punto di infiammabilità é inferiore a 21° C
b) liquidi che a contatto con l’aria, a temperatura ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi
c) solidi che possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione
d) gassosi che si infiammano a contatto con l’aria a pressione normale, o che, a contatto con l’acqua o l’aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose.
– Infiammabile: sostanze e preparati liquidi il cui punto di infiammabilità é pari o superiore a 21° C e inferiore o pari a 55° C.
– Irritante: sostanze e preparati non corrosivi il cui contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose può provocare una reazione infiammatoria.
– Nocivo: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di limitata entità
– Tossico: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute gravi, acuti o cronici e anche la morte.
– Cancerogeno: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l’incidenza.
– Corrosivo: sostanze e preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva.
– Infettivo: sostanze contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute cause di malattie nell’uomo o in altri organismi viventi.
– Tossico per la riproduzione: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre malformazioni congenite non ereditarie o aumentarne la frequenza.
– Mutageno: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne l’incidenza.
– Rifiuti che, a contatto con l’acqua, l’aria o un acido, sprigionano un gas tossico o molto tossico.
– Sensibilizzanti: sostanze o preparati che per inalazione o penetrazione cutanea, danno luogo a reazione di ipersensibilizzazione, per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti dannosi caratteristici.
– Ecotossico: rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.
– Rifiuti che, una volta smaltiti, danno origine a sostanze che hanno una o più delle caratteristiche elencate.
Smaltimento dei rifiuti pericolosi
La normativa sui rifiuti pericolosi in Italia è molto complessa: in generale, però, le tipologie di rifiuti indicate non possono essere smaltite nelle comuni discariche, ma devono essere gestite in modo separato tramite operatori autorizzati, come società di trasporto o di smaltimento.
Per informazioni specifiche possiamo fare una ricerca online: i siti web dei Comuni, delle Regioni e delle aziende deputate alla raccolta possono indicarci a chi rivolgerci o quale struttura contattare nel caso di smaltimento di rifiuti pericolosi.
Seguiteci qui su menorifuti, approfondiremo con voi questa particolare tipologia di rifiuti con preziosi consigli e suggerimenti nella speranza che possiate partecipare con una vostra azione alle Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2018.
1 comment
Lucia Fichera says:
nov 21, 2018
Grazie per i consigli, non immaginavo di avere in casa
così tanti rifiuti speciali !
Adesso cosa dovrò fare? La quantità è molto limitata
quindi dovrei accumularli per parecchio tempo e,
Successivamente, portarli all’isola ecologica ?
Fatemi sapere grazie