Permette di risparmiare, rispettare l’ambiente e sviluppare la creatività. È l’upcycling, ovvero l’arte di dare nuova vita agli oggetti usati che si manifesta soprattutto a Natale. Affermatasi negli Stati Uniti da alcuni anni, l’upcycling sta contagiando anche gli italiani: ben il 48% delle persone infatti pensa di regalare complementi d’arredo, capi d’abbigliamento e gioielli creati con la logica del riutilizzo creativo.

È quanto emerge da uno studio promosso dall’agenzia Espresso Communication, condotto mediante metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su circa 1500 persone tra i 18 e i 65 anni attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community, coinvolgendo un panel di 15 docenti universitari, per capire qual è il rapporto degli italiani con la tendenza dell’upcycling arrivata da oltreoceano e quali sono le ragioni di questo successo.

Ma quali sono le reali ragioni di questo successo? Tra le motivazioni principali nella scelta dell’upcycling come nuova filosofia nei regali di Natale emerge una crescente attenzione alla sostenibilità e all’impatto di produzione e trasporti sul Pianeta (61%), ma anche la possibilità di personalizzare con maggiore originalità i doni (47%) e le ristrettezze economiche del periodo storico (34%). Ma non solo, alcuni seguono più semplicemente una moda (21%) o apprezzano l’originalità di un regalo fatto con materiali recuperati e resi nobili dall’artigianalità (13%).

E qual è l’identikit dell’upcycling-addicted natalizio? Il 53% delle donne e il 43% degli uomini ha dichiarato di aver intenzione di regalare un oggetto in versione “rivisitata”. Tra di loro la maggior parte ha tra i 30 e i 45 anni (57%), mentre la percentuale scende al 45% tra i 46 e i 65 anni e al 41% tra gli under 29. Tra di loro ci sono soprattutto insegnanti (20%), professionisti (14%) e impiegati statali (13%), ma anche studenti (12%) e imprenditori (10%), svelando una tendenza che abbraccia tutte le categorie. Il fenomeno, molto più marcato nelle grandi città, vede in testa Milano (56%), seguita nella top 5 da Roma (54%), Torino (53%), Bologna (51%) e Napoli (49%).

Giuseppe Iasparra per Eco dalle Città