La Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti è cominciata con grandissimo successo. Più di 4000 azioni sono state lanciate in tutta Italia a sostegno della riduzione ambientale degli imballaggi e del loro riciclo e riuso. In particolare quest’anno vi è stata una fortissima partecipazione delle scuole, dagli asilo nido alle scuole secondarie di secondo grado, con un balzo del 50% in più rispetto all’anno scorso.

Comune è dunque in tutte le regioni la consapevolezza dell’estrema importanza a sensibilizzare su questi temi i giovani fin dai primi anni di età. Crescere con una coscienza ambientale che si sviluppa man mano, dall’infanzia all’adolescenza, è la mossa vincente per contare, in un prossimo futuro, su uomini e donne maggiormente attenti alla tutela del nostro pianeta.

Da nord a sud insegnanti ed educatori si sono ingegnati per offrire ai bambini e ai ragazzi esperienze didattiche e ludiche per introdurli nel complicato e controverso mondo dei rifiuti, mostrando loro quanto possono contribuire al miglioramento dell’impatto ambientale con piccole azioni quotidiane.

Il successo della didattica ambientale organizzata nelle scuole è duplice: da un lato si informano e si educano i bambini, dall’altro, indirettamente, lo si fa anche con i genitori grazie alla straordinaria capacità dei più piccoli di veicolare ciò che hanno appreso alle proprie famiglie, diventando loro stessi gli “educatori ambientali” di casa.

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L’Istituto Comprensivo Gaetano Salvemini di Torino partecipa alla SERR2016 con La Banda del Cam

Molti istituti scolastici hanno giustamente scelto di affiancare alle lezioni più teoriche sul tema dei rifiuti, anche un aspetto ludico e divertente, per rendere gli argomenti più leggeri e interessanti ai giovani studenti e per dare loro modo di toccare con mano il problema che affligge il nostro paese e su cui la SERR punta i riflettori.

In Val d’Aosta ad esempio, le scuole primarie e secondarie saranno coinvolte, dopo adeguate sessioni formative, nel “Gioco EcolOca”, una sessione ludica finalizzata a illustrare e a far sperimentare la corretta raccolta differenziata dei rifiuti in Valle d’Aosta.

In Lombardia invece, 16 classi di diversi istituti comprensivi e il Museo civico di Storia naturale di Morbegno, hanno co-progettato una serie di percorsi didattici incentrati sugli imballaggi e laboratori creativi di recupero e inviteranno poi la cittadinanza a visitare la mostra dei loro prodotti e a partecipare al gioco “Rifiutopoli”, sull’urgenza di ridurre e differenziare gli imballaggi.

In Emilia Romagna l’Istituto Comprensivo di Savignano sul Panaro ha ideato “Dai rifiuti rifioriamo”, l’iniziativa attraverso cui gli allievi stessi informeranno i cittadini sulle tematiche della SERR con sondaggi e videoclip e organizzeranno  una mostra di opere realizzate con imballaggi di recupero.

In ToscanaFacciamo finta che l’imballaggio diventa..” e in AbruzzoNon rompiamoci le scatole, riusarle è un gioco” sono alcune della tantissime iniziative di riciclo creativo e realizzazione di opere d’arte con cui gli allievi si cimentano per imparare che i rifiuti da imballaggio possono diventare delle risorse.

In Campania, con l’azione “L’isola che c’è”, gli allievi potranno analizzare la problematica dell’eccesso di rifiuti, ricercando cause e soluzioni, attraverso un percorso interdisciplinare che coinvolgerà i docenti di diverse materie. I ragazzi potranno così divenire attori del cambiamento.

In Sicilia è stato lanciato il concorso “Rifiuti Zero”, rivolto alle classi delle scuole di Bagheria sulla riduzione della produzione dei rifiuti al termine del quale saranno premiate le classi vincitrici.

Una scuola primaria di Cerveteri nel Lazio che partecipa alla SERR2016

Una scuola primaria di Cerveteri nel Lazio che partecipa alla SERR2016

E sono ancora tantissime le azioni promosse dalle scuole di tutta Italia e dai Comuni, rivolte ai minori e alle loro famiglie. Invitiamo studenti, insegnati e educatori a condividere le foto delle loro azioni con gli hasthag di quest’anno: #UseLessPackaging e #SERR2016 per mostrare a tutti il loro lavoro e il loro impegno.

Ci auguriamo che tutti gli studenti, grandi e piccini, conservino queste esperienze e continuino a partecipare alla SERR nel loro quotidiano, tutti i giorni dell’anno.

 Irene Messina