Una progettazione del packaging che risponda ai principi della sostenibilità. E’ proprio questo elemento, il cosiddetto ecodesign, a svolgere un ruolo centrale nella riduzione degli impatti ambientali degli imballaggi. Per incentivare questa buona pratica da parte delle aziende c’è il “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi” promosso dal Consorzio Nazionale Imballaggi per premiare le soluzioni di packaging più innovative e ecosostenibili immesse sul mercato.

L’ultima edizione, la cui premiazione si è svolta nei giorni della SERR 2016 (il 23 novembre a Milano), ha visto 88 casi ammessi di cui 74 premiati che, sottolinea Conai, “hanno conseguito una effettiva riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi mediamente quantificabile in -19% di emissioni di CO2 in atmosfera, nella diminuzione dei consumi di energia del 18%, e nel risparmio di acqua del 22%”. I casi premiati rappresentano le filiere dei materiali di imballaggio in acciaio, carta, legno, plastica e vetro, così come sono diversi i settori merceologici coinvolti, che spaziano dalla produzione di packaging ad uso alimentare ai prodotti per la cura della persona e la detergenza, fino a imballaggi ad uso industriale.

Al bando potevano partecipare tutte le aziende consorziate che hanno rivisto il proprio packaging in ottica di innovazione e sostenibilità ambientale, agendo su almeno una delle seguenti leve: riutilizzo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, semplificazione del sistema imballo e ottimizzazione dei processi produttivi. “I casi ammessi – spiega ancora il Consorzio – rappresentano la concreta attuazione di 151 diverse azioni di prevenzione: la più frequente è il risparmio di materia prima (54% dei casi), seguita a distanza dall’ottimizzazione della logistica. La maggioranza degli interventi (66%) riguarda l’imballaggio primario, mentre il restante 34% delle azioni ha agito sugli imballaggi secondari e terziari, ovvero quelli utilizzati rispettivamente per lo stoccaggio e per il trasporto dei prodotti”.

Le candidature sono state analizzate attraverso lo strumento Eco Tool di Conai, che permette di calcolare, grazie ad un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sugli imballaggi attraverso una comparazione prima-dopo in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2. Il Consorzio Nazionale Imballaggi ha infine messo a disposizione dei progetti più meritevoli un monte premi di 300.000 euro, di cui 60.000 euro destinati ai casi più virtuosi per ogni filiera di materiale di imballaggio, e 10.000 euro destinati al caso più significativo dal punto di vista tecnico-progettuale.