Immagine da Repubblica.it

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Interattivo, divertente ed ecofriendly: si potrebbe descrivere con questi aggettivi il tour virtuale in 3d pensato dalla Fondazione Musei di Torino, in collaborazione con Ld Multimedia, giovane start up torinese, per esplorare, comodamente seduti sul divano, il patrimonio artistico e naturalistico della città di Torino e dei suoi dintorni.

Da Piazza Vittorio al Monte dei Cappuccini, da Palazzo Madama al Museo del Cinema, dal parco Dora al Valentino, dalla città di Moncalieri alle Langhe, patrimonio dell’Unesco, ogni angolo sarà esplorabile semplicemente utilizzando il proprio smartphone. Basterà scaricare l’app e acquistare un visore che permetta la visione in 3D e a 360 gradi (li trovate in commercio a prezzi accessibili grazie alla collaborazione con Emporio Carta); inserendo il vostro smartphone nel visore potrete muovervi liberamente in tutta la città sabauda e non solo.

Se i Torinesi hanno potuto sperimentare, proprio ieri 25 ottobre, la realtà virtuale grazie all’evento di promozione organizzato in Piazza Vittorio, per ora tutti gli altri si devono accontentare di immaginarlo. Sicuramente si può definire come un’esperienza a tutto tondo perché, grazie alla visuale soggettiva, è data al visitatore la sensazione di muoversi nella città e di ammirare da vicino opere e monumenti. L’obiettivo ambizioso è quello di far sentire al visitatore le stesse emozioni che proverebbe nella realtà.

Torino diventa così la prima città europea visitabile da casa, proponendo un nuovo modello di viaggio che sembra muoversi verso la strada della sostenibilità e della dematerializzazione:  in primo luogo un viaggio virtuale a 360 gradi e interattivo fa bene all’ambiente. Evitando di prendere un aereo o qualsiasi mezzo di trasporto motorizzato si riducono quasi a zero le emissioni di Co2 nell’atmosfera: una scelta sostenibile che migliora la qualità della vita e dell’aria che respiriamo. Minori sono i nostri spostamenti, minore è il nostro impatto sull’ambiente. Viaggiare virtualmente potrebbe quindi aiutare a ridurre l’inquinamento delle nostre città, potrebbe combattere il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacci. Dettagli da non sottovalutare.

In secondo luogo la tecnologia potrebbe diventare uno strumento importante per rivoluzionare la promozione turistica e il rapporto del viaggiatore con l’arte e con le bellezze naturalistiche. Un tour virtuale è un ottimo biglietto da visita che può invogliare a viaggiare, ma può anche essere già una scelta di viaggio.

Una sfida avvincente con obiettivi ambiziosi, ma solo gli sviluppi futuri potranno farci capire se la scommessa sarà vincente. Intanto godiamoci la bella Torino e le Langhe, chissà che virtualmente non ci emozionino di più che nella realtà?

Valeria Roccalogo quadrato con claim trasparente