Le scuole sono chiuse, l’aria è più calda e il pensiero delle vacanze diventa più urgente. Dove andare, cosa fare? Vecchi luoghi o nuove destinazioni, comunque si ha il bisogno di leggerezza e relax. Questa voglia di spensieratezza è in conflitto con l’attenzione per l’ambiente e la riduzione dei rifiuti? Certamente no ma il cambiamento di abitudini a cui tutti più o meno andiamo incontro con la stagione estiva merita qualche riflessione in più. Capita l’esigenza sarà poi semplice trovare la risposta sostenibile per l’ambiente ma anche comoda e praticabile per noi.

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Foto: www.corsoitalianews.it

Ad esempio amiamo fare pic-nic e pranzi all’aperto? Per evitare di produrre infiniti sacchetti pieni di piatti e bicchieri usa e getta possiamo dotarci di stoviglie di plastica dura. Certo dovremo lavarli ma dureranno molti anni facendoci risparmiare in termini di acquisto. Per trasportare i cibi invece, evitiamo di avvolgerli nel classico foglio di alluminio. Possiamo sostituirlo con un semplice tovagliolo di stoffa oppure usare i contenitori a chiusura ermetica. Per l’acqua sono perfette le borracce da riempire alle fontanelle pubbliche. Se non le troviamo? Superiamo l’imbarazzo e chiediamo in qualche bar di poterle riempire. Se poi siamo proprio costretti a comprarne qualche bottiglia non sprechiamola lasciamola in macchina o al sole diretto. Riutilizziamola un po’ di volte magari per portare al pic-nic un buon the freddo fatto in casa. E se proprio non ci serve più smaltiamola usando il cassonetto per la plastica.

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In tutti questi casi o anche solo per rinfrescarci se siamo impegnati in qualche passeggiata sostituiamo le salviette con semplici fazzoletti di stoffa leggermente inumidita. La stoffa si lava e avremo prodotto un discreto numero di rifiuti in meno. Sempre su acqua e pulizia: in estate si ha voglia di bagnarsi e lavarsi di più, sia per il caldo sia per eliminare dalla pelle la salsedine marina. Benissimo, non crogioliamoci troppo sotto la doccia. Una volta puliti chiudiamo i rubinetti e facciamo lo stesso se laviamo i piatti. Basta solo un po’ di attenzione e ci renderemo conto che non costa nessuna fatica chiudere il getto d’acqua se non la stiamo effettivamente usando. E se sostituiamo shampoo e bagnodoccia liquidi con quelli solidi, come il classico sapone di Marsiglia conservati in un portasapone riutilizzabile, eviteremo tantissimi flaconi di plastica. Oppure se proprio non riusciamo ad utilizzare prodotti solidi ricordiamoci della recente possibilità offerta dalla vendita alla spina disponibile quasi ovunque.

Borsa a rete. Foto: chicrumors.blogspot.com

Borsa a rete. Foto: chicrumors.blogspot.com

Non dimentichiamo poi di portare con noi almeno una borsa di tela oppure quelle bellissime sacche a rete usatissime in passato ma cadute in disuso per molti anni. Occupano poco spazio ma sono molto capienti. Oltretutto sono anche semplici da realizzare, un’idea per passare qualche pomeriggio lavorando su un progetto manuale che una volta realizzato darà molta soddisfazione. Riflesso non da poco di quest’attività è il riscoprire il valore di un oggetto a cui abbiamo lavorato. Una retina di plastica da un euro si pensa di poterla buttare facilmente, “tanto costa poco”. Una retina fatta di cotone o spago a cui abbiamo lavorato qualche pomeriggio non avremo molta voglia di buttarla facilmente, neppure se si rompesse in qualche punto. Anzi, vorremmo senza dubbio ripararla. Risultato, meno plastica e meno rifiuti. Semplici accorgimenti che adottati in vacanza possono essere utili in ogni momento.

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 Sara Panarella