In partenza in Umbria il concorso “Umbria che sì che Umbria che no – Rispettiamo il cibo, combattiamo lo spreco”. Il progetto, dedicato alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, ha come tema centrale, come è chiaro dal titolo, attività di sensibilizzazione al tema di importanza globale della lotta allo spreco alimentare.

Spreco alimentare

“Il concorso è promosso dal Centro Servizi per il Volontariato di Perugia e dalla Regione Umbria nell’ambito degli interventi del progetto ‘Zero Waste’ e ha come finalità la promozione e la valorizzazione della rete di solidarietà sociale a supporto delle situazioni di disagio sociale” – ha spiegato la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari. È un progetto che si propone di diffondere tra i cittadini una cultura del consumo consapevole e sostenibile. La riduzione dello spreco alimentare – ha aggiunto – parte proprio dalla sensibilizzazione delle famiglie e quindi da un modo consapevole di fare la spesa. In questo contesto, l’educazione dei ragazzi è fondamentale in quanto serve a fortificare quelle azioni messe in campo con un lavoro capillare nella comunità”.

“Umbria che sì, Umbria che no”, che l’anno scorso aveva come tema la rappresentazione degli aspetti negativi e positivi del territorio attraverso una mostra fotografica, ha quest’anno voluto soffermare l’attenzione “sui comportamenti negativi in contrapposizione a quelli positivi che gli umbri mettono in atto rispetto al consumo del cibo”, come spiega Giancarlo Billi, referente del progetto Zero Waste per il Cesvol.

Per questo motivo il concorso seguirà delle regole ben precise:

1) Saranno ammessi 3 diversi tipi di elaborati, che diventeranno materiale educativo sul tema del bando. Gli elaborati possono consistere in manifesti di dimensioni massime 70x 100, corredati da slogan che evidenziano il comportamento scorretto e lo stile di vita consono.

2) Il manifesto potrà essere realizzato con diverse tecniche (collage, disegno, fumetto, immagine grafica e fotografica);

3) Dovrà essere un pieghevole il cui testo è il risultato di una ricerca che intende comunicare le problematiche riguardanti gli sprechi alimentari e le possibili soluzioni. Il pieghevole può contenere elementi grafici (disegno, fumetto, immagine grafica e fotografica); spot o breve filmato sullo stesso tema della durata di 3 -5 minuti massimo.

4) Tutti i materiali prodotti dovranno essere presentati entro il 20 aprile 2015 in formato multimediale e dovranno essere inviati all’ indirizzo e-mail: info@zerosprechi.net.

A giudicare gli elaborati sarà una commissione scelta dagli organizzatori che si occuperà di “giudicare”, creando una graduatoria che si basa su criteri di originalità, efficacia del messaggio comunicativo, percorso didattico seguito, modalità di diffusione del lavoro svolto.

Ma quale sarà il compenso per l’impegno che i ragazzi delle scuole metteranno in campo per essere parte attivi di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sul tema della lotta agli sprechi? Per ogni ordine di scuola, verranno premiati i primi tre “migliori” cn un budget complessivo di 4500 euro. Alla classe o gruppo di studenti che si classificheranno primi per ciascuna graduatoria (primarie, secondarie di primo, secondarie di secondo grado) sarà assegnato un premio di 600 euro; alla scuola che si clafficherà, invece, al secondo posto, verrà consegnato un premio di 500 euro e, infine, 400 euro per le terze sul sito. Sul sito www.zerosprechi.net e su un DVD verranno diffusi e pubblicizzati gli elaborati e i loro autori verranno chiamati a partecipare ad una giornata dedicata alla riduzione degli sprechi durante la quale loro stessi saranno gli “sponsor” di un’attività dalle ripercussioni positive su tutto il territorio e sui suoi cittadini.

di Angela Conversano per Eco dalle Città