Ogni anno nel mondo vengono bruciati circa 1.000 miliardi di dollari in un anno, a causa dello spreco alimentare. Un conto salato che diventa salatissimo, fino a salire a circa 2.600 miliardi di dollari, se si considerano i costi legati all’impatto ambientale e ai consumi idrici.

Nella sola Europa sono 90 milioni le tonnellate di cibo sprecato, pari a 720 Kcal a persona. Una quantità spropositata, se si pensa che il fabbisogno energetico giornaliero per una persona è di circa 1680 Kcal. In Italia la situazione non cambia. Secondo il rapporto Waste Watcher 2015, noi italiani, gettiamo nel bidone circa 8,4 miliardi di euro all’anno in cibo che acquistiamo e non consumiamo. Uno spreco di 6,7 euro settimanali a famiglia, pari a 650 grammi di cibo che finisce nella spazzatura.

spreco nei ristoranti

Il 5 febbraio si celebra la terza Giornata mondiale di prevenzione dello spreco, e Last Minute Market ha annunciato l’avvio della sesta campagna europea di sensibilizzazione sul tema, denominata Spreco zero. Un anno contro lo spreco”. La campagna è promossa dalla Fondazione Enpam con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini europei alla corretta conservazione del cibo.

Studiare meglio le cause e i comportamenti dei consumatori è il primo passo per garantire policies adeguate di prevenzione dello spreco – ha spegato il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè e anche presidente del Comitato tecnico-scientifico per il piano nazionale di prevenzione dei rifiuti – Per questo la campagna Spreco Zero andrà quest’anno alla radice dello spreco domestico, che incide in misura rilevante sul fenomeno fino allo0,5% del Pil italiano“.

cibo gettato

La lotta agli sprechi e alle perdite alimentari – secondo il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Barbara Deganigioca un ruolo decisivo sia per la riduzione dell’impronta ambientale della produzione alimentare, sia nell’assicurare un’adeguata disponibilità di cibo per le generazioni attuali e future. Questi aspetti sono il cuore della campagna Spreco Zero. È bene sottolineare che, fra le iniziative che sta portando avanti il ministero dell’Ambiente c’è anche l’educazione ambientale nelle scuole. Riteniamo necessario che sul tema alimentazione e spreco le coscienze siano formate fin dai primi anni di età“.

 

Luigi Vendola per Eco dalle città