Con lo slogan “Non pubblicità ma alberi!” Grenoble, città francese di 157.000 abitanti è entrata negli annali della storia ecologica europea come la prima città senza cartelloni pubblicitari, che lasciano il posto a nuovi alberi.

La pubblicità cartellonistica, quella cioè posta su dei supporti fissi sta scomparendo, sono a oggi 326 i pannelli smontati che hanno lasciato spazio a 50 nuovi alberi, piantati al posto degli antiestetici pali in metallo.

PaysageFrance grenoble

Pierre Jean Delahousse, Presidente dell’Associazione Paesaggi  Francesi, Paysages de France ha dichiarato alla stampa che la differenza si vede eccome, poiché Si ha la sensazione di respirare [...] I cittadini si sono riappropriati dello spazio pubblico“.

E’ un concetto quello dello spazio pubblico, su cui vale la pena riflettere: la città, con i suoi spazi è cosa pubblica, compresi gli spazi che sono occupati dalle paline pubblicitarie.

Quante volte pensiamo agli spazi della città in termini di strade, percorsi pedonali, ciclabili e ci dimentichiamo degli spazi visivi? Dematerializzare la pubblicità, con i suoi supporti, rendendola parte di qualcos’altro, che non sia invasivo, visivo e ovunque attorno a noi,è la strada da percorrere segnata da Grenoble.

Proviamo a fare un semplice esercizio quando camminiamo per strada: contiamo quanti cartelloni pubblicitari vediamo sul nostro cammino.

città pubblicitaria

Come si può riappropriarsi degli spazi urbani, che per ragioni economiche sono stati occupati, affittati o venduti per installazioni?

Molte città europee e non, come New York, si stanno interrogando sul da farsi, tanto da far nascere veri e propri movimenti di cittadini o di artisti che propongono lo stop all‘inquinamento visivo pubblicitario e il far rivivere gli spazi lasciati vuoti dai cartelloni.

Ci sono poi i casi di marcia indietro e ripensamento come quello di Sao Paulo (San Paolo) in Brasile che  nel 2007  è stata la prima città al mondo ad avere deciso di fare a meno delle installazioni pubblicitarie: ce l’ha fatta per 5 anni, poi nel 2012 ha rifirmato un contratto per le installazioni pubblicitarie. Le entrate economiche hanno superato i benefici dell’ eliminazione dell’inquinamento visivo delle pubblicità e dell’occupazione degli spazi.

Avete fatto mente locale su quanti cartelloni vedete per strada nella vostra città? Auguriamoci che l’Europa guardi verso Grenoble come modello, e che non ritorni sui suoi passi.

logo quadrato con claim trasparenteFederica Gemma