Una delle cause principali dello spreco alimentare risiede nella scorretta interpretazione delle etichette che indicano la data di scadenza dei prodotti e la mancanza di una giusta informazione sui modi di conservarli.

La Regione Piemonte e Valle d’Aosta, all’interno del progetto Una Buona Occasione, ha realizzato un’applicazione che ha proprio l’obiettivo di intervenire su una delle tappe finali di tutta la filiera dello spreco alimentare: quello domestico. “Se la raccolta differenziata dei rifiuti è un’attività utile e degna di grande considerazione, ancor più incisive si rivelano tutte le iniziative finalizzate alla riduzione della quantità di rifiuti” è in questa affermazione che risiede il senso più profondo del progetto della Regione.

Come punto di partenza è stata fatta una indagine statistica su un campione di 1200 famiglie per capire quanti avessero le giuste informazioni sulle diciture presenti sui prodotti alimentari “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro”. E i risultati non hanno lasciato dubbi: “Il consumatore medio evita di acquistare prodotti ormai prossimi alla scadenza, ritenendoli non più idonei al consumo e decretando in questo modo il loro ritiro dal mercato e la loro distruzione con evidenti perdite economiche e sociali”.

Per questo uno degli scopi del progetto è sensibilizzare i cittadini sul tema e dimostrare  che un prodotto alimentare, benché prossimo alla sua scadenza, può mantenere inalterate le sue caratteristiche. Ci sono diversi modi per farlo: uno di questi è utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione e, appunto, le applicazioni per smartphone.

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Quella di Una Buona Occasione si chiama UBO, acronimo del progetto, e permette di avere informazioni specifiche su come conservare i prodotti, sulle porzioni corrette da cucinare in base al numero di persone, permette di creare una lista della spesa, di leggere ricette antispreco in base agli ingredienti che si possiedono e, infine, anche di entrare in contatto con gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per avere informazioni dettagliate, ad esempio, sulle modalità di conservazione di cibi e bevande.

L’app è scaricabile con i sistemi operativi iOS e Android e ed è gratuita.

 

di Angela Conversano per Eco dalle Città